venerdì 31 maggio 2013

Sel a Poste Italiane: non chiudete gli uffici periferici

Sel a Poste Italiane: non chiudete gli uffici periferici
Genova - No alla chiusura degli sportelli di Poste Italiane. A dirlo son gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà: "Dal momento che Poste Italiane SPA intende procedere, nell’ambito di una politica di riduzione dei costi, alla soppressione nei prossimi mesi di 43 uffici postali sul territorio regionale, con la chiusura di uffici distaccati anche di piccoli comuni dell’entroterra, interviene il consigliere regionale Stefano Quaini, a nome del gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà". 
"Assieme al collega Matteo Rossi – spiega Stefano Quaini – abbiamo predisposto un ordine del giorno che presenteremo a breve all’esame in assemblea per chiedere al Presidente della Giunta un impegno affinché si attivi presso Poste Italiane nel far presente il grave disagio che comporterebbe alla cittadinanza anziana delle località più isolate la chiusura di molti sportelli periferici. L’idea di dotare i portalettere di POS per permettere il pagamento di bollettini a domicilio appare in realtà un palliativo che rischia di non portare ai risultati sperati, dal momento che non tutta l’utenza, e in particolar modo quella anziana, è in possesso di una carta bancomat. In ogni caso la presenza di un ufficio postale e la capillare diffusione degli stessi rappresenta un punto di riferimento per la cittadinanza, garantendo servizi che vanno al di là del semplice pagamento di bollettini e contravvenzioni. Non dobbiamo dimenticarci che Poste Italiane è formalmente un soggetto privato che svolge, però, a tutti gli effetti, un servizio pubblico che come tale va tutelato e garantito".

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