Molti sono i casi in cui si cerca di richiedere un finanziamento a causa di instabilità lavorativa e a causa degli effetti dalla crisi. Anche per questo, oggi per richiedere un prestito se non si è in possesso di una busta paga si fa riferimento alle Poste Italiane che assicura un servizio che consente l’accesso a credito anche a chi non ha una retribuzione fissa e dimostrabile.
BancoPosta: finanziamento senza busta paga
Per tutti gli istituti di creditizi per erogare un finanziamento pretendono come documento di garanzia la busta paga. Invece, le Poste Italiane da la possibilità anche a chi non è in grado di dare certezze sul punto di vista reddituale un finanziamento, che può raggiungere fino ai 30.000 euro. In generale considerando e le varie offerte si potrà ottenere un prestito tra i 1.000 e i 70.000 euro, rimborsabile con un minimo di 12 rate a un massimo di 120 rate, seconda della somma richiesta e del tasso di interesse.
Garanzia oltre alla busta paga
Quindi, Poste Italiane non richiedono come documento di garanzia la busta paga, ma fa richieste di ulteriori garanzie come ad esempio la firma di un garante.
Il garante, infatti si dovrà far carico del pagamento delle rate qualora il titolare del finanziamento non sarà in grado di pagarle. Quindi spetta al garante fornire tutta la documentazione per garantire tale finanziamento come ad esempio: il possesso di immobili, il cedolino della pensione o la busta paga. Poste Italiane quindi verificherà l’assenza del garante nella lista dei cattivi pagatori o debiti stati, in seguito erogherà il prestito.
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