lunedì 3 giugno 2013

Poste Italiane, condannata a Genova per comportamento antisindacale

La sentenza emessa dal Tribunale di Genova (sez. Lavoro) e pubblicata il 30 maggio dà ragione all'U.G.L. per i comportamenti antisindacali assunti dall'azienda nel CMP di Genova.
I fatti che hanno dato luogo al procedimento investono la denuncia presentata dall’UGL COMUNICAZIONI per il comportamento antisindacale ex art. 28 assunto da Poste Italiane per l’inosservanza dei disposti dell’art. 22 legge 300/1970 (trasferimento illegittimo di un Dirigente sindacale).
A Genova, presso il CMP e con l’aggravante che il comportamento antisindacale è stato compiuto nel periodo delle elezioni per il rinnovo delle R.S.U. / R.L.S. (Novembre 2012) Poste italiane ha leso i diritti di una lavoratrice, Dirigente Sindacale dell’U.G.L. Comunicazioni.
ADESSO GIUSTIZIA E’ FATTA! L’azienda non possiede l’”immunità” e l’U.G.L. Comunicazioni non fa sconti a nessuno !
Questo lo stralcio della sentenza del Tribunale di Genova, Sez. Lavoro << … si ritiene che il trasferimento………….. sia stato oggettivamente idoneo a ledere la libertà e attività sindacale dell’organizzazione sindacale di appartenenza…….. Il ricorso deve quindi essere accolto: l’accertamento di un comportamento atto a ledere la libertà e attività sindacale del ricorrente è infatti sufficiente ad integrare gli estremi della condotta antisindacale di cui all’art. 28 St. Lav….. Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come in dispositivo.
P.Q.M.
Il Tribunale in accoglimento del ricorso: - dichiara l’antisindacalità della condotta posta in essere da Poste Italiane s.p.a., in persona del legale rappresentante……. – ordina a Poste Italiane s.p.a., in persona del legale rappresentante, la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti; - condanna la convenuta (Azienda) alla rifusione in favore del ricorrente delle spese di lite che liquida in euro € 2.000.00 per compensi oltre iva e CPA. Genova 30.5.13.
La sentenza suoni da monito nei confronti di CHI pensa di potere ledere i diritti e le prerogative sindacali, in nome di qualsiasi interesse !

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