domenica 19 maggio 2013

I ricavi suddivisi per settore: postale e commerciale, finanziario, assicurativo e telefonico

Una realtà sempre più complessa, che non si occupa solo di consegnare lettere e pacchi, ma anche di effettuare pagamenti, sostenere il risparmio, offrire prodotti assicurativi, servizi telefonici e poi ancora altro, dall’energia ai voli aerei, e senza dimenticare il comparto immobiliare.
È il gruppo Poste italiane, il cui bilancio occupa una fetta importante del documento inerente l’anno passato.
L’andamento economico -viene sintetizzato- “è stato caratterizzato da positivi risultati operativi, sia pure inferiori al 2011”, da valutare alla luce dello scenario di incertezza e dello sfavorevole contesto normativo di riferimento. Di fatto, nonostante il forte calo nei ricavi da mercato del settore postale, è riuscito a conseguire buoni esiti.
A consuntivo, lungo i dodici mesi sono stati registrati ricavi totali per 24.069 milioni di euro, con un incremento dell’11% rispetto al 2011, quando erano 21.693. Il merito è attribuibile essenzialmente alle positive risultanze del comparto assicurativo e dell’operatività finanziaria, che hanno pienamente assorbito il calo annotato nel settore postale e commerciale. Anche se la crescita complessiva non è stata tale da recuperare l’impatto negativo ottenuto dalla movimentazione di plichi e colli.
Nel dettaglio, i ricavi totali dei servizi postali e commerciali ammontano a 4.657 milioni di euro (5.162 nel 2011); i finanziari si incrementano del 5,5%, passando da 5.033 milioni a 5.312 grazie al positivo andamento delle attività connesse al risparmio postale nonché agli impieghi della raccolta sui ccp. Gli assicurativi sono saliti da 11.278 milioni a 13.833, pur in presenza di uno scenario generale che, in analogia con quanto registrato nel 2011, “evidenzia un’ulteriore flessione”. I residuali ammontano a 267 milioni (erano 220) e si riferiscono alla telefonia mobile.

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