martedì 4 giugno 2019

Quattro i dipendenti di Poste Italiane sospesi dall’ufficio

 
Messina – Hanno fatto i postini per qualche mese recapitando quelle lettere, almeno parte di quelle che avevano ritrovato depositate da un rigattiere della zona sud di Messina.

Gli agenti della squadra mobile hanno così verificato che quella posta definita non recapitabile non lo era affatto. È stata notificata questa mattina dalla squadra mobile la misura di interdizione dai pubblici uffici per 4 mesi emessa dal gip Monica Marino su richiesta Antonio Carchietti per tre funzionari e un portalettere del centro di smistamento di via Olimpia. I reati contestati sono interruzione di pubblico ufficio e truffa aggravata a Poste Italiane.

Come emerso dalle indagini, parte della corrispondenza che doveva essere recapitata veniva certificata come non recapitabile. E successivamente o veniva mandata al macero o rispedita al mittente. Il tutto per dimostrare la piena operatività del centro e ricevere dei benefit mensili ogni mese in busta paga.

Grazie a varie attività tecniche e attraverso una campionatura delle lettere trovate durante i sequestri è così emerso che almeno 500 lettere sarebbero stato possibile recapitarle senza difficoltà come hanno fatto i poliziotti. Le indagini scattate nel 2017 hanno fatto emergere che questo modus operandi andava avanti già dall’anno prima. «Nel corso delle attività abbiano registrato denunce dei cittadini» ha affermato il dirigente della Mobile Franco Oliveri.
 

Nessun commento:

Posta un commento