domenica 19 maggio 2013

Rieti: Poste Italiane taglia 22 postini

Rieti - Il postino non suonerà più due volte al giorno, ma una ogni due giorni. La crisi - che nell'ottica delle aziende si traduce solo con tagli - colpisce anche il servizio di recapito corrispondenza e Rieti, nel piano di "razionalizzazione" in atto in tutta la regione, paga dazio in maniera pesante, con 22 zone di recapito cancellate dall'oggi al domani. Un'altra butta tegola sulla provincia, dove continua ad allungarsi la lista dei posti tagliati negli organici produttivi. Per i 22 postini di Rieti, tolti dal mercato di lavoro, si tratterrà di un'uscita "indolore", come la definiscono i vertici aziendali. Tradotto: prepensionamenti, contratti a tempo pieno trasformati in part time e trasferimenti ad altri incarichi. "In una città come Rieti - denuncia Alvise Casciani, segretario della Uil Rieti, l'unico sindacato che a livello nazionale non ha sottoscritto l'accordo con Poste Italiane - tutto questo comporterà grossi disagi, che si sommeranno a quelli già esistenti dovuti alla lunga assenza del direttore dell’ufficio di smistamento e recapito di via Tancia, che ormai si protrae da lungo tempo nella totale indifferenza di Poste. La soppressione delle 22 zone di recapito che di fatto si traduce in altrettanti portalettere in meno, se per Poste Italiane coinciderà con un notevole risparmio economico, a Rieti sappiamo già che si tradurrà, inevitabilmente, in pesanti ritardi nella distribuzione della corrispondenza, che non avverrà più con cadenza giornaliera; e lunghe file di attesa negli uffici postali per il ritiro della posta non recapitata. Il tutto, come sempre a discapito ancora una volta delle fasce sociali più deboli, che con fatica sapranno affrontare i disservizi. Naturale conseguenza, poi, sarà ancora una volta, il ricorso al privato, in sostituzione di un servizio pubblico che non funziona correttamente".

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