martedì 28 maggio 2013

Lavoratori esodati/salvaguardati: Nuovo decreto del Governo

Il provvedimento interessa 10.130 ex lavoratori delle diverse tipologie individuate, fra cui gli esodati in possesso dei requisiti previsti.
Il decreto in questione è del 22 aprile 2013 ed è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica (serie generale) il 28 maggio 2013; esso disciplina le modalità di attuazione dell'articolo 1, commi 231 e 233, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, individuando il limite massimo numerico e la ripartizione dei soggetti interessati alla concessione dei benefici, nel limite delle risorse indicate.
Ancora una volta il quadro che ne emerge è la "salvaguardia" in "pillole" che lascia sempre nell'incertezza una vasta platea di ex lavoratori appesi alle nuove coperture che i successivi provvedimenti normativi dovranno compiere.
Al momento risultano interessati 10.130 ex lavoratori che dovranno provvedere ad eseguire gli adempimenti previsti.
Fra gli interessati ci sono i lavoratori cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012 e collocati in mobilità ordinaria o viceversa in deroga a seguito di accordi governativi o non governativi, registrati entro il 31 dicembre 2011 con le limitazioni enunciate nel testo del decreto in questione. Inoltre sono compresi i lavoratori che hanno risolto il rapporto lavorativo entro il 30 giugno 2012 per effetto di accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo stipulati entro il 31 dicembre 2011, in possesso delle condizioni previste dal decreto ed i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria dei contributi entro il 4 dicembre 2011 e con un contributo accreditato o accreditabile entro il 6 dicembre 2011 in possesso dei requisiti previsti dal decreto in oggetto (cfr. doc. allegato).
Questa tranche che si aggiunge alle due precedenti costituisce il terzo contingente di ex lavoratori "salvaguardati" e prevede la presentazione di una apposita domanda entro 120 giorni successivi alla pubblicazione del decreto (decorrenza 28 maggio 2013) per accedere al beneficio.
Le domande andranno presentate all’INPS (lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria) e presso le Direzioni Territoriali del Lavoro nel caso di lavoratori “cessati” e in mobilità.
 

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