sabato 18 maggio 2013

Il traffico per organizzazione e volumi

Tra le altre funzioni, oltre a quella mercato privati, ecco la servizi postali, che, dopo l’accordo del dicembre 2012, sta cambiando pelle. In ogni caso, lungo l’anno passato si è dedicata a migliorare la fase delle consegne, creando una struttura centrale (la servizi innovativi del recapito), sperimentando un nuovo modello di monitoraggio, ampliando le funzionalità del progetto “postino telematico” e puntando alle prestazioni “Poste italiane per te”. Fra le altre attività, l’estensione della tracciatura per i grandi clienti: prima era disponibile solo con la posta massiva; ora è stata ampliata a prioritaria, target e gestione resi; “consentirà, attraverso la realizzazione di una piattaforma unica, la tracciatura per la posta indescritta dalla fase di accettazione, allo smistamento e fino al recapito, inclusi eventuali flussi di ritorno”. Prevista, per i prossimi anni, l’evoluzione della relativa piattaforma mediante lo sviluppo di nuove mansioni e ulteriori livelli di configurabilità.
Il settore operativo servizi postali e commerciali comprende, fra l’altro, corrispondenza, corriere espresso, logistica, pacchi e filatelia (voce che riguarda la commercializzazione delle cartevalori postali e dei prodotti collezionistici). Con una significativa novità dal punto di vista normativo: dall’1 giugno 2012, “sono stati esclusi dal servizio universale gli invii di pubblicità diretta indirizzata, che commercialmente sono denominati «posta target» in ambito nazionale e «premium» ed «economy» in ambito internazionale” (modificati in “posta target international plus” e “posta target international”).
Dal quadro d’insieme ai numeri. Dove “il perdurare della crisi economica e le incerte prospettive di ripresa” hanno influito sull’andamento negativo, già in atto da qualche anno, dei servizi di corrispondenza e filatelia. I risultati dell’esercizio -ammette l’operatore- evidenziano un arretramento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 12,1% (4.546 milioni di invii nel 2012 contro 5.169 nel 2011) e dell’11,1% (3.331 milioni di euro nel 2012 contro 3.748 nel 2011).
Il calo riguarda soprattutto indescritta (-12,6%, equivalente a 311 milioni di minori invii), direct marketing (-17,4%, ossia 208 milioni) e non indirizzata (-13,2%, 81 milioni). Su di essi hanno inciso, oltre al calo della propaganda elettorale, la razionalizzazione delle spedizioni da parte dei grandi clienti, la progressiva digitalizzazione ed “un’ormai consolidata presenza sul mercato di operatori concorrenti”.
I ricavi da mercato, non comprensivi delle integrazioni per le campagne elettorali (10 milioni di euro nel 2012 contro i 23 del 2011), ammontano a 3.321 milioni, facendo registrare una diminuzione del 10,8% (404 milioni), attribuibile essenzialmente ai risultati della posta indescritta (-224 milioni, -14%), della descritta (-42 milioni, -3,8%) e del direct marketing (-55 milioni, -18%). Nel dettaglio, la contrazione della indescritta ha investito sia i volumi della prioritaria, sia della massiva (rispettivamente per 130 e 125 milioni di minori invii rispetto al 2011). Quanto alla descritta, pur in presenza di un risultato positivo negli atti giudiziari (+17 milioni di euro in ricavi), annota una riduzione nei volumi del 3,7% (-10 milioni di invii) e nei ricavi del 3,8% (-42 milioni di euro).
I ricavi per servizi digitali e multicanale sono scesi del 3,3%, “principalmente per effetto del progressivo calo dei servizi tradizionali di telegramma”.
Quelli della filatelia, vendita delle cartevalori comprese, si attestano a 172 milioni di euro; nel 2011 erano 180.

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